Rosso di Montalcino

DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA

Vigneti: versante Nord-Est della collina di Montalcino nell’areale del Canalicchio, a 300 mt di altitudine.

Terreno: forte componente argillosa, ricco di elementi nutritivi quali Magnesio, Potassio, Boro e Manganese.

Vitigno: Sangiovese.

Sistema di allevamento: cordone speronato con 4.000 ceppi/ha.

Sostenibilità: sovesci per migliorare la struttura del terreno, compostaggio con sarmenti di potatura per mantenere la fertilità del suolo, confusione sessuale per la prevenzione della Tignoletta.

Vinificazione: in vasca di acciaio a temperatura controllata con rimontaggi e délestage, seguiti da una medio-lunga macerazione sulle bucce.

Affinamento: oltre 6 mesi in botte grande di rovere di Slavonia e francese, seguito da un breve affinamento in bottiglia.

Vista: colore rosso rubino.

Olfatto: floreale, fruttato, fragrante.

Gusto: di buona struttura e piacevolezza, equilibrato ed armonico.

Temperatura di servizio: 16-18 °C

Abbinamento: primi piatti con salse strutturate, salumi e formaggi. Da provare con il “Cacciucco”.

Prima annata: 1975

Formati: 0,75 l

Vendemmie

2021
note annataA seguito di un inverno mite, anche in questo anno abbiamo optato per una potatura tardiva a fine marzo, al fine di ritardare il germogliamento ed evitare eventuali danni causati dalle gelate tardive; evento che infatti si è poi verificato i primi di aprile. Le nostre gemme ancora chiuse si sono salvate dal freddo che si è poi protratto fino a maggio. Alcune piogge in primavera sono state fondamentali per affrontare l'estate calda e siccitosa, con picchi di calore che intorno alla metà di agosto hanno superato i 40°C. Favoriti dal versante nord e dal terreno argilloso che trattiene l'umidità, i nostri vigneti hanno reagito bene a questo clima piuttosto estremo, senza andare in stress. In estate si sono verificati anche alcune grandinate ma che, per fortuna, non hanno colpito i nostri vigneti. Il clima di settembre, con giornate calde e ventilate e notti fresche, è stato fondamentale per raggiungere la maturazione ottimale, tecnologica e fenolica, con uve sane e ricche.

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2020
note annataA seguito di un inverno mite, fenomeno piuttosto frequente negli ultimi anni, a fine marzo si sono verificate delle gelate che, grazie alla pratica della potatura tardiva, non hanno danneggiato le gemme ancora chiuse. Una primavera con temperature nella media ed una buona distribuzione delle piogge, ha permesso un regolare sviluppo delle fasi vegetative. L’estate abbastanza calda, in particolare a luglio, è stata intervallata da alcuni fenomeni piovosi. A settembre l’ottima escursione termica giorno/notte ha favorito l’accumulo di sostanze aromatiche e le temperature diurne al di sopra della media hanno portato ad un anticipo della raccolta di circa una settimana, ottenendo comunque una vendemmia di qualità.

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2019
note annataDopo un clima invernale relativamente mite e poco piovoso, maggio ha fatto registrare un abbassamento delle temperature con abbondanti precipitazioni che, se da una parte hanno rallentato il ciclo vegetativo, dall’altra hanno riequilibrato il terreno. Un’estate calda e siccitosa, ma senza eccessivi picchi di calore, ha consentito il recupero dei tempi e preservato l’apparato fogliare che è rimasto intatto ed efficiente, grazie anche alle riserve idriche accumulate. Un settembre con temperature miti e marcate escursioni termiche tra il giorno e la notte, ha permesso una lenta ed omogenea maturazione delle uve. La vendemmia, posticipata ad inizio ottobre, è stata ottima sia per qualità che per quantità.

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2018
note annataDurante l’inverno ci sono state abbondanti precipitazioni, sia nevose che piovose, grazie alle quali si è riusciti a colmare il grave deficit idrico dell’annata precedente. La primavera ha fatto registrare temperature al di sopra della media stagionale e l’estate è stata caratterizzata da alte temperature, intervallate da diversi fenomeni temporaleschi. In settembre, nonostante alcuni episodi piovosi, le calde temperature hanno permesso una buona maturazione delle uve.

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2017
note annataNonostante le temperature primaverili superiori alle medie del periodo con scarsità di piogge ed un’estate caldissima, le uve si presentavano in buono stato grazie al terreno di matrice argillosa dei nostri vigneti che ha trattenuto la poca acqua presente, tollerando così la siccità. Le piogge d’inizio settembre hanno riequilibrato i tempi di maturazione, portando ad una raccolta anticipata di soli dieci giorni intorno alla metà del mese. Buona annata, ma con una riduzione sostanziale del quantitativo dovuto in particolare alla gelata di fine aprile che ha colpito i germogli in piena attività vegetativa, ma anche dalla costante scarsità di piogge che ha determinato acini più piccoli e di minor peso rispetto agli standard.

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2016
note annataUn inverno tiepido e soprattutto un aprile quasi estivo hanno prodotto un anticipo di quindici giorni dello sviluppo vegetativo delle viti, proseguendo poi con un clima fresco e una buona piovosità a maggio e giugno, che ha reidratato il terreno e ristabilito i giusti tempi. L’estate, invece, è stata caratterizzata da un caldo equilibrato ma non eccessivo, seguita da un’ottima escursione termica tra il giorno e la notte nella prima quindicina di settembre che ha favorito la maturazione ed il conseguente raggiungimento di una buona gradazione zuccherina delle uve, ricche in acidità colore e profumi, facendo iniziare la vendemmia nel tardo settembre. Una grande annata, dal fascino particolare.

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2015
note annataFrutto di un andamento climatico perfetto, è stata una vendemmia eccellente, sia per qualità che per quantità. La primavera piovosa ha permesso alle viti di incamerare la giusta scorta idrica con cui affrontare senza stress le alte temperature estive. Le piogge, seppur scarse, di fine luglio e agosto hanno dato un sostegno in più. Un settembre con escursioni termiche marcate ha favorito lo sviluppo di profumi estremamente eleganti. Un’annata da ricordare.

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2014
note annataAd un inverno molto piovoso con temperature nettamente al di sopra della media, è seguita una primavera fresca e ricca di piogge, che si sono protratte fino a luglio. In seguito ad una fioritura piuttosto in ritardo ed un’invaiatura altrettanto posticipata, la maturazione è stata raggiunta solo a fine settembre. Nonostante questo andamento stagionale alquanto inusuale, la vendemmia è stata comunque di buona qualità, grazie alla messa in atto di mirate pratiche agronomiche.

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2013
note annataPiogge regolari e temperature invernali in linea con la stagione hanno permesso lo sviluppo vegetativo della pianta in tempi omogenei, proseguendo poi con un’estate relativamente fresca e buone escursioni termiche che hanno favorito la graduale maturazione delle uve, creando le condizioni per una vendemmia di stampo tradizionale ad ottobre inoltrato. Una delle ultime annate ad avere avuto un andamento climatico costante, ricordando per alcuni aspetti le vendemmie degli anni ’80.

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2012
note annataAnnata piuttosto fuori dai canoni per il Brunello, con un inverno molto caldo rispetto alle medie locali ed abbondanti nevicate nel finire della stagione che hanno messo a dura prova i germogli a rischio gelate. Dopo una primavera costante nell’andamento climatico, i vigneti hanno sofferto una calda e siccitosa estate con assenza di piogge fino al mese di agosto, a cui hanno reagito grazie alle riserve idriche immagazzinate con la neve di febbraio. Dopo un calo delle temperature a fine agosto, le escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno fatto sì che si vendemmiasse in un settembre tradizionale per i nostri standard ed in condizioni ideali.

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